Giappone, NEWS - 10:00.
Si è verificata la terza esplosione nella centrale nucleare di Fukushima. Le notizie sullo stato della centrale colpita l'11 marzo dal sisma sono sempre più preoccupanti.
L'ultima esplosione ha coinvolto il reattore numero 2 e la notizia è stata diffusa direttamente dalla Tepco, la società che gestisce l'impianto (Toshiba). Ieri nel reattore numero 4, spento per lavori di manutenzione, è scoppiato un incendio che potrebbe avere favorito l'uscita di radiazioni. Secondo la versione del portavoce del governo giapponese, Kan, le fiamme si sono sviluppate a causa del surriscaldamento del combustibile nucleare e della successiva produzione di idrogeno.
Quattro su sei sono i reattori interessati... dagli incidenti e aumenti di temperatura si sono registrati anche nei due rimasti "illesi" dalla scossa di terremoto.
Le radiazioni rilasciate nell'atmosfera sono sempre più alte.
Il governo nipponico ha esteso a 30 chilometri dalla centrale la "zona di rispetto" da non oltrepassare; i residenti all'interno di questa area sono stati invitati a rimanere al chiuso, nelle proprie abitazioni.
A 100 chilometri da Tokyo si sono registrati livelli di radioattività 10 volte più alti della norma.
Il Giappone ha chiesto aiuto agli Stati Uniti (notizia resa nota dall'Us Nuclear Regulatory Commission, organo federale di controllo statunitense) e all'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) per contribuire a raffreddare le centrali nucleari danneggiate; nella richiesta si è fatto esplicito riferimento alla necessità di esperti che coadiuvino i tecnici giapponesi nella gestione della crisi.
Tenuto conto che il Giappone dispone oggi delle maggiori tecnologie in materia di nucleare, la notizia si rende ancora più preoccupante.
Il portavoce ufficiale del governo, Yukio Edano, ha annunciato ufficialmente che non esiste un pericolo "nucleare" nel paese, e che la situazione è sotto controllo anche se preannunciava contemporaneamente che il reattore numero 3 potesse esplodere per l'accumulo di idrogeno causato della decompressione in corso nell’impianto. Lo stesso portavoce ha sottolineato inoltre che "il volume delle radiazioni del reattore numero 1 sta scendendo velocemente".
Leggendo queste notizie non si riesce a capire bene cosa stia accadendo anche se, viste le difficoltà di raffreddamento attulmente in essere, risulta molto difficile non preoccuparsi e dimenticare la possibilità che una fusione drastica delle barre del nocciolo possa portare ad un rilascio significativo di materiale radioattivo.
In uno dei reattori in crisi il combustibile è Plutonio; tra tutti la condizione peggiore.
A presto
GAGiuliani
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FONTE:
Il Salvagente.it - attualità
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