mercoledì 16 marzo 2011

Misurazione in diretta della radioattività di Tokio. On line lo strumento in streaming.

Un elettronico di Tokio ha costruito un contatore Geiger (inventato nel 1913 in Inghilterra da Hans Wilhelm Geiger 1882 - 1945) per monitorare in real time la radioattività di dove vive.
Possiamo seguire questo monitoraggio anche perché ha deciso di metterlo a disposizione all'utenza mondiale su Ustream.
Cliccate sul link "continua a leggere per vederlo e per gli approfondimenti del caso...

La radioattività, o decadimento radioattivo, è un insieme di processi fisico-atomici tramite i quali, alcuni nuclei atomici instabili (radionuclidi) o radioattivi decadono (trasmutano) in una specie atomica a contenuto energetico inferiore secondo la legge di conservazione della massa/energia e raggiungendo così uno stato di maggiore stabilità.

La misurazione del contatore avviene in cpm (conte per minuto o impulsi per minuto) che però non sono mai uguali alle dpm (disintegrazioni per minuto).
A causa di questo fatto, si suole determinare l'efficienza = cpm/dpm
Per approfondimenti vedasi la fonte linkata sotto e relativa al coso di "Tecniche con radioisotopi" dell'Università di Milano.

Tutti i contatoti geiger, anche i più semplici, sono in grado di rilevare il passaggio di una radiazione ionizzante per mezzo di una scarica elettrica, che può essere amplificata e "ascoltata" in cuffia o con un altoparlante, oppure può essere "vista" tramite l'accensione di Led o lo spostamento di un indice. In ogni caso, chiamiamo "impulsi" le scariche elettriche dovute al passaggio delle radiazioni, indipendentemente dal sistema utilizzato per registrarle.

Poiché anche in condizioni normali sono sempre presenti delle radiazioni (il fondo naturale di radiazioni), il primo problema da risolvere per utilizzare un contatore geiger consiste nello stabilire quanti impulsi rilevati con quel contatore (più esattamente con il tubo geiger usato dal contatore) corrispondano al livello medio delle radiazioni di fondo della zona dove si compiono le misure. Per fare ciò occorre effettuare alcune misurazioni della durata di qualche minuto (ad esempio dieci minuti sono sufficientemente indicativi per la maggior parte dei tubi geiger) e contare quanti impulsi si sono avuti in quell'arco di tempo. Dividendo il numero degli impulsi per i minuti, si ottiene la media degli impulsi al minuto.




Live TV : Ustream
Il secondo problema da risolvere consiste nel ricavare, dagli impulsi rilevati, il valore della dose di esposizione in mR/h (milliRontgen/ora)

Il röntgen (simbolo R) è un'unità di misura della radiazione ionizzante come raggi X e raggi gamma. Il röntgen è riferito solo a radiazioni X e gamma. Non fa più parte delle unità del Sistema internazionale. Un orologio luminoso produce circa 5 milliroentgen (mR) per anno mentre una radiografia produce circa 500 mR.

Il röntgen è definito come la quantità di radiazione che produce in un campione di aria di 1 mL a 0 °C e 1 atm, una ionizzazione corrispondente ad una carica elettrica di 1 ues ovvero 2,08 × 10^9 coppie di ioni. Una volta che sono conosciuti gli impulsi del tubo geiger per i valori di fondo, un metodo empirico, ma efficace, per ricavare l'esposizione in mR/h consiste nel contare gli impulsi al minuto rilevati in una misurazione e dividerli per 60. Il valore così ottenuto va poi diviso per gli impulsi del tubo stabiliti per i valori di fondo. Ad esempio, se utilizzando un tubo da 8 imp/min (nominali) si ottenesse una misurazione media di 10 impulsi al minuto, l'esposizione misurata sarebbe di 0,0208 mR/h (= 10/60/8). Questo sistema funziona solo per valori molto bassi di esposizione, diciamo fino a dieci volte i valori di fondo, perché per valori più alti gli impulsi tendono a confondersi e il tubo geiger presenta dei "tempi morti" (della durata di qualche microsecondo) che sfuggirebbero alla nostra lettura. Per forti dosi di esposizione, che peraltro non presentano difficoltà di rilevamento come per le dosi deboli, è necessario un display di lettura.
Il metodo empirico sopra descritto presuppone un valore normale di esposizione pari a 0,0167 mR/h. Questo valore, però, può variare da zona a zona e da abitazione ad abitazione. Ciò dipende dalla natura delle rocce dei luoghi e dai materiali usati nelle costruzioni.
Stabilire dei valori assoluti non è facile e, forse, non è possibile. Comunque non è neppure necessario. Indipendentemente dal valore del fondo naturale, quello che conta davvero è rilevare le variazioni quando si avvicina il nostro contatore alle sorgenti di radiazioni oppure notare col passare del tempo variazioni nell'ambiente.

Vi consiglio di guardare le fonti citate per approfondire gli argomenti, se siete particolarmente interessati.

Buono studio
GAGiuliani
__________________________________
FONTI
Contatore Geiger - wikipedia
Tecniche con Radioisotopi - UNIMI
Radioattività - wikipedia
ZonaNucleare - strumenti tecnici - contatore Geiger
Röntgen - wikipedia
ues - wikipedia

0 commenti:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...