giovedì 28 aprile 2011

Referendum sul nucleare: si vota o non si vota? Qui si vota!

Il 27 Aprile 2011, il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, rispondendo al Question Time alla Camera ha dichiarato: Il decommissioning (leggi questo post per ulteriori delucidazioni sul termine decommissioning) e' un costo che grava sulla collettività fin dal 1987, da quando si e' deciso di abbandonare il nucleare in Italia". Per questo, ha spiegato il Ministro, "continueremo a pagare finché non avremo dismesso e trattato tutti i materiali radioattivi. Non e' quindi un costo legato alla scelta del nucleare ma piuttosto legato alla scelta del 'no' al nucleare". (FONTE: AGI).
Referendum rinviato, quindi? Parrebbe proprio di sì.
Ma quali sono i tratti fondamentali del decreto di legge omnibus di cui si parla?...
Evviva la rete!
L'esclamazione me la permetterete leggendo le poche righe che seguiranno e che sono frutto di una mezz'oretta di ricerca on line.

Ho letto un po' di articoli che parlavano di quanto dichiarato in questi giorni, del fatto che il referendum sul nucleare non sembra si faccia perché la popolazione è attualmente troppo scossa dai fatti del Giappone e potrebbe immobilizzare il futuro, se così possiamo definirlo, del progresso nucleare della nazione.
Le dichiarazioni del Ministro Romani sono invece da riferirsi al piano di smantellamento delle nostre vecchie centrali, attualmente in carico alla Sogin. 
Come potevo capire ciò che sta accadendo senza approfondire la questione?
Ho imparato a mie spese che spesso le notizie non sono tali ma una interpretazione dei fatti; da quando ho realizzato questo concetto, mi sono posto l'obbiettivo di conoscere tutto quanto mi sia possibile sapere, prima di crearmi un'opinione.
Lo scopo di questo post è quindi quello di fornirvi fatti, così che anche voi possiate avere la vostra.
Partiamo dal decreto:
  1. ritengo sia fondamentale che leggiate il resoconto stenografico della 542ma seduta pubblica dell'11 aprile 2011 al Senato della Repubblica, nella quale si discutono le motivazioni e le criticità del decreto Omnibus citato dal Presidente del Consiglio. Lo ritengo istruttivo ed illuminante.
  2. visto che ci siete, potete di seguito andare a farvi una cultura sul decreto che è stato approvato e che si intitola "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34, recante disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo", direttamente sulla sua pagina dedicata nel sito del Senato
  3. in questa pagina trovate anche un dossier che spiega il decreto e, se andate a pagina 65 potrete farvi una cultura proprio sull'art. 5 che parla delle modifiche al piano nucleare. C'è un passo che mi ha particolarmente attirato l'attenzione: "Gli articoli incisi dal comma 1 della disposizione in commento sono l'articolo 3 (Strategia del Governo in materia nucleare), tutto il titolo II (Procedimento unico per la localizzazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti nucleari; disposizioni sui benefici economici per le persone residenti, gli enti locali e le imprese; disposizioni sulla disattivazione degli impianti: articoli 4-24)40, il comma 2 dell'articolo 30 (che, per quanto concerne i rifiuti radioattivi derivanti dalle attività disciplinate dal Titolo II, pone a carico della Sogin S.p.A. il contributo di natura economica riconosciuto al territorio circostante il relativo sito) e tutto il titolo IV (Campagna di informazione: articoli 31 e 32).
    Sostanzialmente, al di là dell'oggetto e delle definizioni contenute nel titolo I, restano efficaci le procedure per la localizzazione, costruzione ed esercizio del Deposito nazionale destinato allo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti radioattivi, del Parco tecnologico e delle relative misure compensative (Titolo III) e le norme finali (Titolo V). Peraltro, le potenziali ricadute della sospensione sulle procedure di cui al Titolo III sono oggetto di un'apposita norma derogatoria (di salvaguardia della relativa efficacia), recata dal comma 2: esso quindi consente la localizzazione, costruzione ed esercizio del Parco tecnologico e del deposito nazionale.
    " Immagino di avervi stimolato un po' di curiosità; Lo stop al referendum non significa stop alla questione del ricovero delle scorie nucleari (ricordo di aver visto un video di Beppe Grillo nel quale egli affermava che la Francia porta le sue scorie anche in Italia e che noi dipendiamo anche dall'energia nucleare francese)
  4. esiste poi un altro dossier sul decreto omnibus e preparato dalla struttura che si occupa di verificare le questioni di bilancio legate al decreto. In questo dossier si dice: "La norma sospende per un anno, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legge oggetto di conversione da parte del presente disegno di legge, l'efficacia delle disposizioni degli articoli da 3 a 24, 30, comma 2, 31 e 32 del decreto legislativo n. 31 del 2010 concernenti la procedura di localizzazione e realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare. Si specifica che la sospensione non riguarda le disposizioni indicate dalla norma nelle parti relative alla localizzazione, costruzione ed esercizio del Parco tecnologico e del deposito nazionale.
    La RT afferma che le disposizioni sospese hanno carattere procedimentale e in quanto tale non si determina alcun effetto negativo sulla finanza pubblica.
    Al riguardo, nulla da osservare.
    "  Quindi nessun problema sulle casse Italiane derivante da quanto contenuto nel decreto all'art. 5.
  5. poi mi sono chiesto quale fosse la natura dell'impegno economico di Sogin, al quale si riferisce il Ministro Romani, ed ho trovato un documento ufficiale dell'Azienda: "PRIMO SEMESTRE 2009: SI CONSOLIDA L’ACCELERAZIONE DEL DECOMMISSIONING E IL RECUPERO DI EFFICIENZA" nel quale si legge il bilancio dell'attività; i soldi che girano sono effettivamente tanti.
  6. siccome sono "tignoso", ho cercato qualcosa in più sul piano di decommissioning ed ho trovato un bel documento "Studi di Impatto Ambientale per le attività di Decommissioning delle Centrali Nucleari italiane", sempre di Sogin, molto illuminante nel quale si legge anche: "In attuazione di quanto contemplato all’art. 13, comma 2, lettera e) del DL n. 79 del 16.03.1999, in data 31 maggio 1999 è stata costituita la Sogin – Società Gestione Impianti Nucleari S.p.A., alla quale con decorrenza 1 novembre 1999, sono stati conferiti tutti i beni e i rapporti giuridici che in precedenza facevano capo alla Struttura Gestione Impianti Nucleari (SGN) di Enel.
    Sogin, oggi a totale capitale pubblico (Ministero dell’Economia e delle Finanze), ha per oggetto sociale l’esercizio delle funzioni relative allo smantellamento degli impianti nucleari dismessi, alla chiusura del ciclo del combustibile ed a quanto connesso e conseguente. Tali attività vengono svolte in conformità agli indirizzi strategici ed operativi formulati dal Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato (MICA), attualmente Ministero per le Attività Produttive (MAP).
    " Ma il Ministro delle Attività Produttive è Paolo Romani. Ecco perché sa bene in cosa consiste il problema del decommissioning.
  7. Visto che però il documento del punto 6. è di parte, ho cercato qualcos'altro di tecnico e "asettico politicamente" che servisse a spiegarmi meglio la questione dello smantellamento. Ho trovato quindi una tesi di laurea della FACOLTÀ DI INGEGNERIA dell'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA - TOR VERGATA - Corso di Laurea in Ingegneria Ambiente e Territorio, a firma di Raffele Liguori e dal titolo "ASPETTI AMBIENTALI DELLO SMANTELLAMENTO DI IMPIANTI NUCLEARI", nella quale il secondo capitolo fa proprio al caso nostro.
Arrivati a questo punto vi sarete fatti una scorpacciata di documentazione e di idee; sono sicuro che vi siete fatti un'opinione consapevole.

Non aspettatevi da me un "nucleare sì" o "nucleare no" perché la mia idea è la mia e non voglio che possa condizionare nessuno. Ho spesso a che fare con neomaggiorenni che si affidano alle mie opinioni e so bene quanto sia importante che su temi come questi si creino una loro consapevolezza.

Visti gli sviluppi della discussione, ho  deciso di prolungare ulteriormente la possibilità di voto nel sondaggio del blog; vediamo cosa accade.

Ribadisco quanto già affermato precedentemente:

nella colonna centrale trovate le domande, diverse (non sì o no) che vi consentono di dire la vostra. Basta selezionare la risposta alla quale vi sentite più vicini e cliccare sul tasto "voto". Fatto.

Visto che ci siete, potreste votare anche al sondaggio che trovate appena sotto e che mi serve per sapere come siete arrivati a questo blog.

Una volta espressi, potreste per curiosità vedere come sono andate le consultazioni referendarie del 1987, proprio in tema di nucleare, ed inoltre seguire la storia del nucleare in Italia un un documentario video prodotto e realizzato dall'Enel.

Nel blog trovate poi tanto materiale per informarvi e consapevolizzarvi al meglio.

Spero che cogliate l'opportunità e che l'analisi del voto di questo sondaggio sia un po' come un exit poll che rispecchi la votazione reale.

Se molti voteranno, potremmo rappresentare un campione approssimativamente indicativo; nel caso l'esito reale si dimostrasse molto diverso da quello di espressione in questo blog, potremmo pensare che la parte "non ammessa" al voto perché minorenne, ha parere diverso dai votanti "regolarmente iscritti".

Si può votare una sola volta.
Avanti gente, alle urne, se non l'avete già fatto.

Grazie per la collaborazione e buono studio.
GAGiuliani

ps - attendo i vostri commenti su quanto messo a disposizione a livello documentale.

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