domenica 10 aprile 2011

Bubbles in the water, ovvero, esperimento domenicale di chimica fisica.

Oggi è domenica e come al solito siamo pronti per un altro esperimento.
La prova è un po' "esuberante" e forse vi procurerà il solito problema del dover pulire, ma un buon tecnico di laboratorio pulisce spesso e bene, quindi il tutto resterà in linea con il vostro ruolo.
Vi serviranno il solito assistente e un telefonino che gira i video o fa le fotografie.
Passiamo ora al "reagentario" di laboratorio ...

  • bottiglia di plastica vuota (di quelle delle bibite o dell'acqua minerale da 1,5 litri)
  • 3 o 4 tazze di acqua corrente
  • Olio vegetale (di quello del tipo che la mamma utilizza per friggere - circa un bicchiere)
  • Compresse effervescenti (come ad esempio Alka Seltzer ma va bene anche la magnesia o l'effervescente tipo "Brioschi" di quelli che si usano per facilitare la digestione dopo pasti luculliani vedi alla fine del post il perché di questo termine)
  • 1 cucchiaio (se dovete usare la magnesia o l'effervescente non in compresse)
  • un imbuto
  • colorante alimentare (facoltativo ma comodo per visualizzare il risultato)
  • occhiali di sicurezza

Come dicevo prima, forse si sporcherà un po' quindi siate certi di fare questo esperimento su una superficie lavabile, o posizionate la bottiglia su un vassoio bello grande.

Fatevi supervisionare da un adulto se non siete in grado poi di pulire i resti dell'esperimento (vedrete che ne avrete bisogno).
Ricordarsi poi l'utilissimo assistente di laboratorio (le mamme sono sempre ottime, ma anche i papà o i fratelli minori) e un mezzo di ripresa foto/video.

Adesso andiamo con il procedimento:


1. Versate
nella bottiglia il quantitativo d'acqua che avevate preparato (diciamo che la bottiglia dovrà essere riempita fino a circa i 4/5 del volume totale.

2. Utilizzate l'imbuto per versare lentamente l'olio vegetale nella bottiglia fino a quando è quasi piena (ci vorrà quasi un bicchiere d'olio o meno).  


3. Attendere qualche minuto affinché si separino nettamente l'olio e l'acqua (sapete il perché di questa separazione?). 

4. Aggiungete 10 gocce di colorante alimentare alla bottiglia (a me piace il rosso perché è ben visibile, ma qualsiasi colore sarà fico lo stesso) 

5. Tappate la bottiglia ed agitate vigorosamente.

6.
Stappate la bottiglia e, dopo aver rotto a metà una tavoletta di seltzer (o aver preso una cucchiaiata abbondante di effervescente in polvere o granuli) abbiate cura di versarlo nella bottiglia, magari aiutandovi con l'imbuto. Il nuovo ingrediente andrà verso il fondo e comincerà effettivamente l'esperimento. Da qui in poi è uno spettacolo da guardare

7. Nel caso non otteneste un effetto "esuberante" e continuo, mettete altro seltzer nella bottiglia. Alcuni sperimentatori molto audaci hanno provato a mettere una fonte di luce sotto o dietro la bottiglia per rendere ancor più stupefacente l'effetto visivo dell'esperimento. Personalmente sconsiglio vivamente di farlo, a meno che non disponiate di un tavolo di vetro che possa separare nettamente la fonte di luce sottostante la bottiglia dal liquido che ne fuoriesce.


Come al solito, osservate tutto ciò che accade, postate i vostri commenti con foto e video linkati, date le vostre spiegazioni, argomentate e aspettate domenica prossima per la soluzione tecnica dell'esperimento.

Vi invito a prendervi un attimo per leggere la nota in rosso alla fine del post.

Buon divertimento e buono studio.
Nicola "Kimik" Panza
___________________________________
Lucio Licinio Lucullo (in latino: Lucius Licinius Lucullus; Roma, 117 a.C. – 56 a.C.) è stato un generale romano.
Si tramandano parecchi aneddoti, alquanto celebri, sulla figura di quest'uomo. Cicerone e Pompeo riuscirono a farsi invitare a cena a casa di Lucullo, ma gli proibirono di farne parola ai cuochi. Erano curiosi di sapere come mangiasse il loro anfitrione quando si trovava da solo. Ma Lucullo li lasciò di stucco: ordinò che i suoi servi gli imbandissero la tavola nella stanza d'Apollo, e - poiché gli schiavi già sapevano precisamente a quali tipi di cibo fossero adibite le varie sale da pranzo - Cicerone e Pompeo mangiarono le più squisite di tutte le pietanze. Un'altra storia narra che, avendo sentito che il padrone non avrebbe avuto invitati per la serata, un servo imbandì la tavola solo per uno. Lucullo lo rimproverò dicendo: "Cosa?! Non sai dunque che oggi Lucullo cena con Lucullo?". Fu anche il primo a portare in Occidente la pianta del ciliegio e dell'albicocco.

Una fonte di acqua minerale sita tra Sabaudia e San Felice Circeo, conosciuta col nome di "Bagnara" fin dai tempi antichi per le sue qualità curative, è anche nota come "Fonte di Lucullo" in quanto egli nel 78 a.C. avrebbe conferito l'incarico a Gneo Domizio Amando di raccogliere le acque di quella zona.

Si racconta che Lucullo, alla partenza per l'Oriente, non sapesse nulla di tattica militare; così egli portò con sé dei libri per imparare. Aiutato da una memoria prodigiosa e da un'intelligenza evidentemente acuta, si dimostrò un ottimo generale, riuscendo a convertire le proprie conoscenze teoriche (apprese in pochissimi giorni), in numerose vittorie sul campo.
FONTE Wikipedia

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ok, l'esperimento l'ho fatto... Però devo aver sbagliato qualcosa perché purtroppo non ho ottenuto nessun effetto "esuberante", tranne la separazione dell'olio dall'acqua ed una patina bianca sulla superficie dell'olio dopo che ho messo l'effervescente...
Cosa dovrebbe succedere? Dal titolo credo di aver dedotto che l'effetto debba essere più che altro visivo...

In merito alla separazione dell'olio dall'acqua: l'olio ha una densità minore dell'acqua e non è solubile in essa , pertanto, anche se si tenta di mescolarli, questo galleggia e torna in superficie separandosi da quest'ultima.
Per mantenere mescolati i due è necessario adoperare gli emulsionanti.

GianAchille Giuliani ha detto...

Niente paura se non ti è venuto l'esperimento.
Anche il buon Kimik in due occasioni pubbliche ha avuto il suo bel da fare a gestire e capire il perchè di un paio di esperimenti poco riusciti.
In linea di principio sei comunque sulla strada giusta.
Vai a leggere la soluzione di Nicola al post http://gagiuliani.blogspot.com/2011/04/bubbles-in-water-ovvero-esperimento_17.html

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