venerdì 22 aprile 2011

Buona Pasqua a tutti! Uovo o palla?

Dopo domani è Pasqua: auguri a tutti voi!
Cosa riceverete in dono? Sfere Primaverili o Uova Pasquali?
Eh sì, adesso si deve essere precisi, come lo sono stati in una scuola di Seattle (USA) dove grazie ad una tirocinante sedicenne è balzato alle cronache questo fatto... quantomeno curioso.
Giustificati dal "politicamente corretto", hanno cambiato nome alle uova pasquali... in "Spring Spheres".

Questo fatto statunitense è forse un segnale da tenere sott'occhio?
Non staremo facendo cose che possiamo evitare, esasperando situazioni che non lo meritano?

In Italia abbiamo avuto anche noi le nostre attività "politicamente scorrette" da gestire.
Mi ricordo benissimo la discussione che ebbi con un mio caro amico quando alla ribalta delle cronache salì una scuola elementare nazionale che aveva abolito il Presepio, sempre per non urtare la sensibilità degli alunni che non festeggiavano la festività Cristiana.

Pensiamo veramente che sia un problema così grave?

Sarà che io ho sempre professato la convinzione che ognuno potesse fare liberamente tutto, a patto che non nuocesse ad altri, consapevolmente secondo credenza e coscienza.

Cosa mai ci sarà di strano nel preparare delle uova di Pasqua in una scuola materna dove non sono altro che un'occasione di festa.

Ed inoltre, quale momento migliore per integrarsi e parlarsi, raccontarsi le proprie differenze (se veramente ne esistono) confrontarsi, condividere... conoscere ciò che non si sa.

E perché non festeggiare tutte le feste, nello stesso modo, indipendentemente dal credo al quale si riferiscono, soprattutto alla scuola materna?

Pensate sia più importante per un bambino sapere l'origine della Pasqua o vivere la festa sterilmente, bombardato da immagini che comunque la richiamano tra il serio ed il faceto?

E la nostra costituzione cosa dice?

Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [292, 371, 481, 511, 1177], di razza, di lingua [6], di religione [8, 19], di opinioni politiche [22], di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 19.
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume [8, 20].

Anche l'accordo stipulato tra la Chiesa e lo Stato nel '29 dice qualcosa in merito:

INTER SANCTAM SEDEM ET ITALIAE REGNUM CONVENTIONES INITAE DIE 11 FEBRUARII 1929 (Patti Lateranensi)
Art. 36

L’Italia considera fondamento e coronamento dell’istruzione pubblica l’insegnamento della dottrina cristiana secondo la forma ricevuta dalla tradizione cattolica
. E perciò consente che l’insegnamento religioso ora impartito nelle scuole pubbliche elementari abbia un ulteriore sviluppo nelle scuole medie, secondo programmi da stabilirsi d’accordo tra la Santa Sede e lo Stato.


Quindi, non credo ci si debba sentire in difetto verso coloro che sono venuti ad abitare in Italia e frequentano le scuole pubbliche, se si festeggia anche con i simboli del Cristianesimo.
Mi sento forse più in difetto per il fatto che si abbia questa presunzione di dover far solo quello o, in alternativa, di non fare nient'altro di religioso.

Le diverse culture e lo scambio tra di esse ha reso il mondo che viviamo ciò che è e non vedo il motivo di fermarne l'evoluzione.

Ciò detto, buona Pasqua a tutti, con la colomba, l'uovo, la grigliata di Pasquetta e tutto quello che la vostra vita vi ha insegnato ad associare a questa ricorrenza.
Vi auguro di trovare nuovi amici che non l'hanno mai festeggiata ai quali spiegarne il significato Cristiano e ai quali chiedere, compatibilmente con le loro credenze, di unirsi al vostro desco e di condividere con voi la loro esperienza.

Scusate lo sfogo, ma le Palle di Primavera meritavano qualche parola.
A presto.
GAGiuliani

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Una domanda: ma quando vengono prese questo tipo di scelte politiche è perché ci sono delle persone, per esempio non credenti nel caso del presepio, che si lamentano con la scuola, o sono iniziative "preventive" prese dalla scuola stessa?

GianAchille Giuliani ha detto...

Non credo che la si debba vedere in questo modo.
La scelta del Presepio è compiuta, secondo me, da persone che si spingono oltre il normale senso dell'integrazione.
Sono convinte che un oggetto come quello, con il significato che racchiude in sé, possa urtare la sensibilità religiosa degli alunni che non l'hanno come simbolo; vedono il farlo come una difficoltà all'integrazione e una esasperazione delle differenze religiose.
Sbagliano anche coloro che ne fanno una bandiera improcrastinabile che deve necessariamente essere portata a stendardo, certificando la propria origine.
In medio stat veritas...
Potrebbero continuare a farlo e integrare tutti spiegando il perché si fa... ma è difficile e faticoso e non tutti sono inclini a farlo.
La scuola non decide a priori cosa fare ma si adatta alla situazione.
Non mi risulta ci siano delle norme che preventivamente obblighino la scuola a comportarsi in uno o nell'altro modo, se non quelle indicate nel post.

Anonimo ha detto...

" Il mondo che abbiamo creato è un prodotto del nostro pensiero; non può essere cambiato senza cambiare il modo in cui pensiamo."
Albert Einstein

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...