mercoledì 23 febbraio 2011

Ragazza sedicenne in coma etilico: si può essere più idioti di così?

Oggi, 23 febbraio 2011, dal telegiornale dell'ora di pranzo ho appreso che una sedicenne è riuscita ad arrivare al coma etilico (situazione che si raggiunge solo massacrandosi di alcol).
Al di là della solidarietà che posso provare nei confronti delle persone che la amano, la stimano e sono sicuramente devastate dal suo stato di salute, provo un senso di profondo disagio e pietà per coloro che erano con lei e che non hanno fatto nulla affinché ciò non accadesse. Per curiosità ho fatto una ricerca sul sito... dell'Ansa per vedere quante notizie di questo tipo ci sono, scoprendo amaramente che il problema è veramente molto diffuso.

In una notizia leggo che "il 34,6% dei giovani arriva in discoteca già con un tasso di alcol nel sangue superiore al limite dello 0,5 concesso dalla legge per poter guidare" e in un 'altra apprendo che dalla relazione annuale del Ministero della Salute (datata 2009) risulta che "il 15,8% degli italiani al di sopra degli 11 anni, cioe' 8 milioni e mezzo di persone (6 milioni e 434mila maschi e 2 milioni e 20mila femmine), ha avuto "almeno un comportamento di consumo a rischio" per quanto riguarda l'alcol. Un fenomeno che interessa tutte le fasce di eta' e in particolare il 18,5% dei ragazzi e il 15,5% delle ragazze al di sotto dei 16 anni (l'eta' legale)".

Perché, mi domando.

Perché non si è più capaci di affrontare la vita con tutti i problemi e le gioie che ci fanno crescere?
Perché non si riesce più a trovare divertimento senza "sballarsi"?

Non dico che oggi ci si debba comportare come al tempo in cui ero adolescente io (periodo felicissimo della mia vita che rimpiango in fatto di spensieratezza e felicità) quando con un pallone o con una pannocchia di granturco si poteva organizzare un degnissimo pomeriggio di gioco e la sera del fine settimana era dedicato a trovare il modo di farsi notare dalla ragazzina che più ti piaceva, ma quantomeno mi aspetto che persone di 16 anni possano trovare divertimenti meno distruttivi della propria persona.

Una buona compagnia, lo sport, il gioco di ruolo, il volontariato e, perché no, il pub e la discoteca, ma sempre con attenzione estrema all'amor proprio!





Perché si deve arrivare all'autodistruzione?
Perché non siete (e mi riferisco a chi ha questo tipo di problemi) più forti?

Di cosa avete bisogno? Cosa vi manca? Cos'è che non vi consente più di relazionarvi con il mondo e di non accettare più le possibili sconfitte quotidiane, dimenticando di gioire per le vittorie che maturate con fatica?




Scusatemi per lo sfogo, ma non potevo non scrivere queste frasi.
Mi viene difficile pensare che tra i lettori di questo blog esistano persone che si facciano del male da sole, ma se questo accadesse, mi rendo disponibile ad accogliere le loro richieste di aiuto.
Accoglierle perché mi auguro che si sentano in diritto ed in dovere di porgermele.

Nonostante l'esperienza maturata nei miei quarant'anni e durante gli ormai tanti anni di insegnamento, non sono sicuro di essere la persona più indicata a fornire delle soluzioni.

E' per questo che prima di scrivere questo post mi sono confrontato con una persona più competente di me, la Dott.ssa Barbara Imeri (laureata in scienza dell'educazione, con un passato di operatore di comunità ed una grande esperienza di Educatrice in diversi ambiti di età, terapista della riabilitazione e, tra poco, psicopedagogista) la quale mi ha dato la sua disponibilità a gestire eventuali richieste da parte vostra.

Attendo i vostri commenti e le vostre esternazioni.

In caso pensaste di aver bisogno d'aiuto, sappiate che prima lo chiederete e prima vi libererete del problema; potete scrivermi in forma privata alla mail gianachille.giuliani@istruzione.it e io chiederò alla Dott.ssa imeri di aiutarmi a trovare una soluzione, magari indirizzandovi direttamente a lei o alle strutture più adeguate.

Spero che condividiate con me che la vita è un'altra cosa... bella, solare, divertente, amorevole, amica ed anche triste, sconfortante, sola...

D'altro canto, questa è la vita, what else!








volete davvero ridurvi così?





NOTA IMPORTANTE!
DA QUI IN POI GUARDATE Il VIDEO SOLO SE SIETE IN GRADO DI SOPPORTARE IMMAGINI FORTI.
SE LO VOLETE VEDERE MA NON SIETE SUFFICIENTEMENTE MATURI PER FARLO, FATEVI ASSISTERE DAI VOSTRI GENITORI ED APPROFITTATENE PER PARLARNE CON LORO!
IL VIDEO CHE PRESENTO E' LIBERAMENTE FRUIBILE DA YOUTUBE... MA SENZA GLI AVVERTIMENTI CHE VI HO DATO IO... PECCATO.




Oggi non mi congederò da voi con il solito "Buono studio", ma vorrei che vi prendeste un po' di tempo per rilassarvi.

Parlate con la vostra famiglia, chiamate il vostro miglior amico o amica e chiedetegli come sta, uscite a fare una corsa, andate a trovare i vostri nonni (se avete ancora la fortuna di averli)...

parlate dei vostri problemi e pensate se sia davvero il caso di averne.

Trovate soluzioni!
Sentite quanto siete vivi!

GAGiuliani

11 commenti:

Nicola Kimik1 Panza ha detto...

premettendo che è il solito ottimo post e premettendoche non sono un alcool-lover ammetto con non poca vergogna che purtroppo la maggior parte delle volte si beve pèer socializzare... per stare a spasso con gli altri.. per essere fighi.. o senza pensare alle conseguenze solamente per sballare.
purtroppo noto anche che a fare uso di alcool sono sempre più giovani e sicuramente meno maturi e coscenti.
l'alcool in moderazione non è una cosa negativa.. purtroppo non si marca pù la linea tra l'esagerazione e la moderazione.

sarà da sfigati ma piuttosto che passare una sera marcio preferisco farmi una seratina play station con gli amici ;)

Unknown ha detto...

Non è da sfigati passare una sera alla playstation piuttosto di essere ubriachi marci,anzi!
Comunque anche io è da un po di tempo che vedo ragazzini di 12/13 anni già con le birre in mano che si credono grandi quando invece non lo sono. Ogni sabato sera nel locale dove vado io c'è sempre qualcuno ubriaco che la maggior parte è in moto e quando torna a casa mette in pericolo la sua ma sopratutto la vita degli altri.
Ormai dobbiamo rassegnarci e accettare il fatto che la nuova generazione è tutta cambiata; già a 13 anni si parla di sigarette e alcool quando invece alla loro età io e i miei amici giocavamo ancora con le trottole. :)

GianAchille Giuliani ha detto...

sono molto contento di ciò che scrivete nei commenti.
mi piace l'idea che vi rassereni e vi rilassi l'idea di una serata passata con gli amici a giocare insieme piuttosto che eccedere con l'alcol per dimostrare chissà che cosa agli altri.
non abbiate timore di sorridere alle persone, di salutarle... non abbiate paura di far parte di una comunità senza essere per forza "er mejo".
se avete degli amici, rispettateli, conservateli e cercatene altri.
se non ne avete, cercatene!
condividete il sapere e le esperienze, aiutatevi nei momenti più bui e gioite davanti ai successi, senza invidie ne rancori.
mi compiaccio della vostra maturità.
bravi i miei lettori!
GAGiuliani

Stefan ha detto...

IMHO- Non si può pretendere più di tanto da un 16enne a cui non manca nulla, i cui genitori sono sempre via per lavoro. Ormai tutto va al contrario. Farsi male in questo modo è cool.

GianAchille Giuliani ha detto...

Ricordando che "IMHO (In My Humble Opinion) è un acronimo in lingua inglese dal significato di a mio modesto parere" rispondo a Stefan che è tragicamente vero quanto lui afferma, anche se non posso giustificare questo "andazzo".
Da un sedicenne al quale "non manca nulla" pretendo di più.
Non credo sia corretto utilizzare il benessere per poter essere titolati a fare ciò che non si deve fare.
Pur essendo vero che i ragazzi più svantaggiati non hanno tanti "grilli per la testa", sono convinto a maggior ragione che chi non ha problemi dovrebbe essere ancor più facilitato nel far rendere la propria tranquilla situazione.
I genitori che sono sempre via per lavoro lo fanno per mantenere lo status della famiglia e ciò va a discapito della buona educazione dei figli.
In tempi non troppo lontani se accadevano situazioni simili, i nonni erano comunque presenti a dare una mano. Oggi si fanno figli in tarda età e i nonni sono troppo anziani per combattere con le nuove tendenze adolescenziali o, peggio, non ci sono più.
Dai vostri discorsi comincio a pensare che le famiglie dovrebbero cominciare a rinunciare a qualcosa, laddove possibile, e lasciare le mamme a casa a svolgere la delicatissima opera di educazione dei figli, essendo presenti ed avendo la situazione sotto controllo.
Oggi i ragazzi adolescenti sono bombardati da un mondo di opportunità e valori, più o meno corretti, e meritano di essere seguiti nelle scelte che compiono.
Sono sempre più contento della vostra partecipazione al discorso e continuo a pensare che chi ha commentato sia sulla buona strada.
Spero possiate aiutare chi non lo è.

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=YdIdlzm5hfA

Ogni vita ha la sua storia...
Scritta nella memoria delle persone con le quali ha vissuto...

GianAchille Giuliani ha detto...

Grazie anonimo.
Ogni contributo è ben accetto.
Se vuoi dire qualcosa in più, c'è qualcuno che ascolta, sempre.
Se vuoi diventare qualcosa di più di Anonimo, so che sai come fare.
Buona domenica

Anonimo ha detto...

Si, credo di saperlo...

http://www.youtube.com/watch?v=XlUV1Z3Pxn0

(mi scuso per non aver chiesto il permesso di pubblicare la foto...)

GianAchille Giuliani ha detto...

In questo blog non ci sono permessi da chiedere, ma siamo abituati a vederci e a firmare i nostri commenti.
Non ho capito bene a quale foto ti riferivi.
Ti invito ancora a iscriverti nella parte dedicata agli "Amici di questo blog"... proprio perché di amici si tratta.
Ciao

Anonimo ha detto...

scusate ma io allora che dovrei dire? Mia madre se ne e andata a 400 km di distanza o una sorella piccola la nonna unica che ho ha il tumore mio padre e sempre a lavorare e allora io dovrei buttarmi nell'alcool? Non esiste un drink leggero ci sta ma solo quello .. E poi il fatto di bere o cadere nella vita dell'alcool non dipende fai genitori o se sono sempre fuori ma dipende solo dal personaggio chi beve fino al coma e un poveretto che non a capito che ci si può anche divertire senza andare in anna ripeto tutto questo dipende solo dalla nostra testa e non da terzi .. Cmq io o 16 anni quasi 17 e rimango dell'idea che ci son alcolici buoni ma non bisogna mai strafare io so il mio limite e molte volte non lo raggiungo nemmeno

GianAchille Giuliani ha detto...

Ciao.
Mi par di capire che anche tu abbia i tuoi problemi e che nel contempo stia cercando di gestirli al meglio.
Hai un buon approccio anche se mi permetto di consigliarti di non credere di conoscere così bene i tuoi limiti.
Se vuoi informarti meglio, leggi questo
http://www.dica33.it/argomenti/tossicologia/alcol/alcol1.asp
che consiglio anche a tutti i chimici, o futuri tali, in quanto molto tecnico ed istruttivo.
Come consiglio a tutti gli "anonimi", vai alla sezione dove ti puoi aggiungere a coloro che seguono il blog, nella colonna centrale.
Sei e sarai sempre ben accetto.
Ciao

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