Oggi è la giornata degli insegnanti!
Nella casella di posta ho trovato uno scritto di Anna Bosc che mi faceva gli auguri e, vista la particolarità, ne volevo condividere i contenuti con tutti i colleghi.
Riporterò fedelmente il suo scritto:
"Nel 1994 l’UNESCO istituì ogni 5 ottobre la Giornata mondiale dell’insegnante, per sottolineare il valore del lavoro docente.
Tuttavia nonostante tutti facciano riferimento formale alle raccomandazioni dell’UNESCO non tutti i governi le osservano correttamente. E questo è tanto più vero in questi tempi di crisi...
Da un lato ci sono sempre stati stati paesi poco democratici che hanno conculcato la libertà di insegnamento e quelle di libera associazione sindacale e professionale degli insegnanti. Dall’altro la crisi ha prodotto in molti paesi tagli agli organici che peggiorano le condizioni di apprendimento e tagli o blocchi agli stipendi che peggiorano le condizioni di lavoro e di vita degli insegnanti.
Quest’anno non a caso la parola d’ordine è “Take a stand for Teachers”, ovvero “Sostieni gli insegnanti”, nel senso vero e proprio di parteggiare per loro e per i loro sforzi di resistenza a condizioni sempre più difficili."
Questo è quello che si dice in giro e questo è quello che ho trovato io:
Jean Léon Jaurès |
Kahlil (Khalil) Gibran |
E un maestro disse: “Parlaci dell’Insegnamento.”
E lui disse: "Nessuno può insegnarvi nulla se non ciò che già sonnecchia nell’albeggiare della vostra conoscenza.
Il maestro, che cammina all’ombra del tempio tra i discepoli, non elargisce la sua sapienza, ma piuttosto la sua fede e il suo amore.
E se davvero è saggio, non vi invita ad entrare nella dimora del suo sapere, ma vi guida alla soglia della vostra mente.
L’astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi, ma non può darvi la sua conoscenza.
Il musico può cantarvi la melodia che è nell’aria, ma non può darvi l’orecchio che fissa il ritmo, né l’eco che rimanda il suono.
Søren Aabye Kierkegaard |
Poiché la visione di un uomo non presta le proprie ali a un altro uomo.
E così come ognuno è solo nella conoscenza di Dio, ugualmente deve in solitudine conoscere Dio e comprendere la terra."
Khalil Gibran
"Ciò che l'insegnante è, è più importante di ciò che l'insegnante insegna." Soren Kierkegaard
Che bello, non lo penso solo io allora!!
Auguri, e buona giornata dell'insegnante :-)
Anna Serena Bosc
Mi aggiungo ai suoi auguri e mi compiaccio per la sua ricerca.
Anche oggi si è imparato qualcosa.
Buon anno a tutti.
GAGiuliani
5 commenti:
Grazie, cara Anna, le parole che hai trovato danno RESPIRO ALL’ANIMO!
Credo che ogni insegnante dovrebbe tener presente ogni frase che hai pubblicato. Tanto tempo fa, una persona a me molto vicina, mi disse che quello che studiavo e quello per cui perdevo le giornate era “aria fritta”, oggi, dopo molti anni, posso dire che ogni insegnante (persona) occupa la propria dimensione il proprio ambito, come ogni individuo si interessa delle proprie passioni. Io sono, forse tra le poche insegnanti, che in classe entra veramente volentieri, perché sicura di saper trasmettere a quasi tutti i miei alunni la passione e l’energia positiva per capire ed affrontare la disciplina. (Anna però mi fa pensare molto: “non si insegna quello che si vuole; dirò che non si insegna quello che si sa o quello che si crede di sapere: si insegna e si può insegnare solo quello che si è” Jean Léon Jaurès, forse tutti noi insegnanti dovremmo capire che volere non è potere … e sapere… e dovremmo forse a volte anche capire ed ascoltare … e “comunicare-esprimere” prima di esigere ed insegnare). Sono convinta che l’arte (la materia di cui mi occupo) non possa uguagliare la chimica, fisica, matematica, ecc (anche se sin dalla preistoria l’uomo si è servito del mezzo-arte per esprimersi-comunicare), ma penso che molte persone abbiano bisogno di imparare ad osservare consapevolmente per sviluppare la propria creatività… se pensiamo che in tutte le discipline si studia per “creare” possiamo dare una soluzione al problema…
Sempre a te cara Anna, un enorme in bocca al lupo per il tuo promettente futuro, e non smettere mai di ricercare ed osservare, come stai facendo, non mollare mai!
Un insegnante che … osserva e comunica
Mi associo alle parole della Collega e ricordo a tutti i lettori che i commenti non vengono pubblicati automaticamente ma necessitano di autorizzazione, quindi mi scuso se non vengono resi pubblici in tempi rapidissimi, ma rapidi.
Grazie del contributo.
GAGuliani
ps: spero che il prossimo commento possa essere associato anche ad un nome e magari ad un viso
Grazie; io non mollerò di sicuro, visti i tempi che corrono auguro a voi lo stesso.
Mi sono sempre stupita di fronte al lavoro degli insegnanti... Di quelli che ho avuto, non ne ho mai dimenticato neanche uno (nemmeno le maestre dell'asilo) ed ho nutrito praticamente per tutti una grandissima stima. Ora posso dire quasi con certezza che condivido a pieno i pensieri di Kierkegaard e Jaurdes... È la persona che insegna, non il metodo, non la materia.
Il metodo è soggettivo, e chi impara può trovarsi più o meno bene.
Le materie sono anch'esse soggettive alle passioni dello studente; inoltre a me piace pensare che queste possono avere diversa importanza a seconda dell'istituto, ma hanno tutte la stessa dignità, che siano fisica, chimica, matematica, italiano, educazione artistica, musica ecc. Quindi oggettivamente sono tutte ugualmente splendide ed utili, dipende solo dalla strada che si vuole seguire.
Comunque è dalle persone che impariamo veramente; dai libri solo quando possiamo condividere con qualcuno quello che cerchiamo di scolpirci nel cervello.
Mi piacerebbe fare arrivare (anche se con qualche giorno di ritardo) gli auguri a tutti gli insegnanti che ho e che ho avuto; non mi stancherò mai di dire che a mio parere il vostro è praticamente il lavoro più importante che c'è.
Senza rapporti umani, la scuola non è solo brutta, è anche inutile... Quello che si imparerebbe così entrerebbe da un orecchio e uscirebbe dall'altro.
Forza e coraggio!
Anna Serena Bosc
Chiedo venia all'autore del blog nonché mio collega... almeno 10 sono state le ripetizioni di numeri e lettere e credo che abbia ricevuto molti commenti tutti inesorabilmente identici... questo è il risultato di non essere molto presente all'interno della rete e anche poco esperta.
Preferisco rimanere nell'anonimato anche se la cosa non è gradita e anche poco carina ed educata, ma credo sia meglio così. Sono molto contenta sia stato pubblicato il mio commento per Anna l'ho scritto d'impeto e con il cuore. Mi mancano gli alunni "maturi" delle superiori (anche se raramente capitano, anche alle scuola medie, a volte fanno paura per la loro sagacità ed intuizione, però risultano spesso decontestualizzati e sicuramente poco compresi dai coetanei) e Anna mi ha fatto pensare proprio a loro... nostro futuro e progresso! Io credo fermamente che si possa avere un “paese” migliore… basterebbe aprire gli occhi!
Complimenti davvero per il blog!
A. Un insegnante... che osserva e comunica
Mi spiace per la scelta dell'anonimato, ma la rispetto di buon grado.
Grazie ancora per il contributo al blog e per i complimenti.
Anche io credo sia molto importante il nostro futuro e sono consapevole che tutto sia nelle mani di coloro che "accompagnamo", per qualche anno.
Spero di avere nuovamente l'occasione di leggere i commenti dell'insegnante che osserva e comunica (potrebbe essere il titolo di un blog...)
A presto
GAGiuliani
ps - nella migliore tradizione del luogo comune che dice che gli insegnanti non lavorano granché, ringrazio di essere ancora impegnato nella correzione di alcune prove di verifica... questa volta il commento è stato pubblicato subito.
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