Come già preannunciato nel post "Convegni e Seminari di Aprile 2011 all'ITIS "G. Natta" di Bergamo: scopriamoli insieme.", il 29 aprile si è regolarmente svolto il convegno organizzato sul tema dell'incidente di Seveso del 1976.
Protagonisti relatori della mattinata sono stati, oltre al sottoscritto, il Dott. P. Cardillo (della Stazione Sperimentale Combustibili di S. Donato Milanese) e il P.A. G. Perego (Pres. Assoc. Vol. della Protezione Civile di Treviglio).
Circa 350 attenti alunni del triennio formativo per periti chimici industriali, oltre ad una rappresentanza di chimici alimentaristi... hanno mostrato di gradire questo tipo di attività divulgativo/informativa/formativa che ha spaziato tra diversi ambiti disciplinari.
Il primo intervento (a cura di GAGiuliani) ha ricostruito in un paio d'ore, aiutato anche da filmati dell'epoca e da una serie di interviste agli attori della gestione dell'emergenza nel '76, la storia dell'azienda ICMESA dal 1924 fino al momento dell'accadimento dell'incidente. La ricostruzione ha evidenziato quale sia stato l'iter che ha portato l'azienda ad essere ciò che era nel '76, con tutte le criticità ambientali e sociali emerse negli anni precedenti.
A seguire si è parlato di diossine e delle problematiche tossicologiche indotte dall'esposizione a queste sostanze, oltre alle modalità di formazione dei composti in oggetto e alla tipologia di diffusione nelle matrici ambientali oltre che nella catena alimentare (GAGiuliani)
La mattinata è continuata con l'intervento del Dott. Paolo Cardillo (che vedete nella fotografia, in prima fila con la maglia azzurra) che ha illustrato le analisi effettuate a suo tempo sulla miscela di reazione del reattore 101 dell'ICMESA, spiegando quali fossero le condizioni che hanno indotto la formazione di reazioni fuggitive esotermiche responsabili dell'aumento di temperatura delle sostanze e del relativo scoppio successivo del disco di sicurezza del reattore.
A seguire si è parlato, con il P.A. Gianni Perego (Presidente dell'Ass. di Protezione Civile di Treviglio) dell'evoluzione normativa che ha seguito il triste momento del '76, spaziando dalle normative europee alle leggi Seveso I, II, e III, fino ad arrivare alle normative Italiane e Regionali in materia di azienda a rischio di incidente rilevante; la relazione ha compreso anche un approfondimento relativo ai piani di emergenza esterni ed alla informativa alla popolazione.
Ringrazio particolarmente i presenti, sia gli allievi Periti Chimici sia i Docenti che li hanno accompagnati, per l'attenzione mostrata e per i complimenti che mi hanno riservato.
Un particolare ringraziamento anche al Prof. Giuseppe Poeta Paccati che ha moderato il seminario.
Attendo dai lettori del blog che sono stati presenti alla manifestazione, i loro commenti e le loro indicazioni per consentirmi di poter in futuro realizzare interventi migliori.
Ci nel frattempo volesse approfondire l'argomento può leggere i post "La brutta storia del 10 luglio 1976" - "Pesticidi, inceneritori e diossina" - "Triclorofenolo: arma di guerra?"
Logicamente resto a disposizione di chiunque avesse necessità di approfondire l'argomento.
Buono studio.
GAGiuliani
4 commenti:
Mi stavo chiedendo.. La cloracne si manifesta solo al contatto con TCDD? E perchè colpisce in particolar modo la pelle del volto?
Caro Stefan, ti rispondo utilizzando la definizione da dizionario medico:
"Cloracne. Eruzione papulo-pustolosa (acneiforme) che si manifesta in soggetti esposti all'azione prolungata del cloro e dei suoi derivati (come la diossina, anche indicata con la sigla TCDD). Le lesioni sono rappresentate da comedoni aperti e piccole cisti giallastre; si possono accompagnare a perifollicolite; sono localizzate di preferenza al volto e ai genitali esterni e, nei casi di massiva esposizione, anche disseminate su tutta la cute. Scarsa la sintomatologia pruriginosa. La cloracne è dovuta non solo all'assorbimento percutaneo, ma in massima parte alla secrezione del cloro e derivati da parte delle ghiandole sebacee."
Ergo:
si manifesta in caso di contatto con cloro o cloroderivati, tra i quali la diossina;
la modalità di secrezione a carico delle ghiandole sebacee è anche la causa della localizzazione e della manifestazione della sintomatologia.
Molto veloce. Grazie Prof.
Quando si può, si fa.
Grazie a te per la domanda e per lo spunto all'approfondimento.
Posta un commento