Sabato 5 novembre, nell’auditorium dell’Istituto “Natta”
di Bergamo, si è tenuta l’ormai consueta cerimonia di assegnazione delle borse di
studio promosse dalla Fondazione Sensini. In quell’occasione Paola, mia ex
allieva che a causa di un infortunio sta obbligatoriamente rinunciando a
praticare il suo sport preferito, ha partecipato essendo tra i possibili
vincitori del premio. Non ha vinto, ma forse ha vinto lo stesso. Mi
spiego meglio. Dopo la cerimonia si è tenuto un incontro/dibattito alla presenza
di Simona Atzori ed E. Carnevali, durante il quale Paola ha trovato risposte che
cercava da tempo. Ricordo che Simona
Atzori è Milanese, figlia di genitori sardi e pur essendo priva di braccia
dalla nascita, non si è mai persa d'animo e ha intrapreso sin da giovane
l'attività di pittrice e di ballerina classica; nel 2001 si è laureata in "arti
visuali" alla University of Western Ontario a London (Canada). Sabato mattina ha
parlato del libro (che vi consiglio di leggere) che ha titolo “Cosa ti manca per essere felice?”. Da qui in poi, lascio la parola a Paola, che mi ha scritto oggi...
e mi ha permesso di pubblicare il testo della sua mail, confidando di poter essere
in qualche modo d’aiuto ad altri che come lei non stanno passando un bel
momento.
di Paola C.
Buongiorno profe,
Ho riflettuto molto sabato sera su come sta andando
questo periodo. E ieri mattina ho avuto la possibilità di partecipare al
dibattito "Cosa ti manca per essere felice", ci ho pensato e ho cercato di darmi
una risposta che probabilmente ho trovato. A parlare era questa donna, Simona,
che è nata senza braccia e ci ha spiegato varie parti della sua vita, delle sue
passioni e dei sogni che ha potuto realizzare anche senza braccia. Io purtroppo
senza caviglia non posso giocare ma sono pronta a trovare la mia nuova strada
anche se vedo tutto nero in questo periodo. A volte mi capita di pensare "perché
proprio tutte a me?", mi capita di fermarmi a dire "no basta io mollo" ma poi
penso al motivo per cui lotto e cerco di stare in piedi ad un passo dal cadere e
due dall'obiettivo. La mia risposta alla domanda "cosa ti manca per essere
felice" è che non mi manca nulla, la felicità ce l'ho sempre dentro, forse un
po' nascosta, ma c'è. Solo che noi esseri umani siamo fatti un po' così vogliamo
sempre di più e non diamo importanza a ciò che abbiamo e lo riconosco lo sto
facendo anche io: mi piango addosso perché non posso giocare a pallavolo anche
se potrei fare altre mille cose ed è sbagliato ma ci lavorerò. Ho fissato la
data della nuova partita: 15 gennaio 2017, Trentino-Modena. Felicissima di
guardare e sostenere questi meravigliosi ragazzi. Vorrei un giorno potergli
raccontare la mia storia per sentirli più vicino di quanto già siano. Io ci
spero ancora nel tornare a giocare perché si sa "la speranza è l'ultima a
morire".
Speriamo bene.
Grazie per l'ascolto.
Chi ha qualcosa da aggiungere o da chiedere a Paola, si senta libero di
commentare.
Buono studio
GAGiuliani
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