martedì 19 febbraio 2013

Votare... non votare... per chi votare... ma soprattutto, come votare? Piccola guida alle modalità di voto in Italia e in Lombardia per la tornata del 24/25 febbraio 2013.

Ci siamo.
Tra pochi giorni sarà possibile esprimere la propria intenzione di voto per "rinnovare" Camera e Senato, ed in tre regioni (Lombardia, Lazio e Molise) si procederà anche  all’elezione del Presidente della Regione ed al "rinnovo" del Consiglio Regionale.
Per i lettori del blog un po' datati sarà questione di applicare le solite procedure, con l'unica difficoltà di decidere bene il voto, ma per i novelli il problema sarà anche il come procedere.
Per questo motivo ho deciso di fare un po' di chiarezza utilizzando il blog per tracciare una guida, nei limiti delle mie possibilità e il più possibile in modo oggettivo con la finalità di non sciupare l'occasione di voto.
Cominciamo quindi con...
l'annotarci in agenda quando si vota: le giornate utili saranno domenica 24 febbraio 2013 dalle 8:00 alle 22:00 e lunedì 25 febbraio 2013 dalle 7:00 alle 15:00 (artt. 46, 64, 64-bis, D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361).
Se arrivate al seggio lunedì alle 14:50 e c'è fila? Chi c'è, c'è! Alle 15:00 si chiude la sede di seggio, lasciando la possibilità a chi è già presente al suo interno di esprimere il suo voto.

Le urne (e quindi le schede, ammesso che siate "vecchi" a sufficienza) che troverete al seggio saranno almeno 2 (o 3 nelle tre regioni a cui ci si riferiva prima) e serviranno a contenere le schede della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica (se saranno 3, l'ultima sarà dedicata alle elezioni di Presidente e Consiglio Regionale).

Ogni elettore deve accertarsi di possedere un documento d'identità valido e la tessera elettorale; per esperienza di seggio, la carta d'identità recentemente scaduta di solito sortisce un'ammonimento all'elettore con l'esplicita richiesta di recarsi a rinnovare il documento, ma comunque sappiate che dovete presentarvi con documenti validi. La tessera elettorale è sempre un mezzo problema perché spesso accade che tra una tornata e l'altra la si smarrisca in casa e quindi ne deve essere prodotta una nuova dall'ufficio elettorale del comune di residenza; si vota di domenica e di lunedì mattina e qualcuno di voi si chiederà come fare, visto che non sono giorni e orari nei quali gli uffici pubblici sono aperti al pubblico. State tranquilli perché le anagrafi elettorali saranno aperte e disponibili durante tutto il periodo di voto per produrre una tessera valida ad ogni elettore che non l'avesse.

Per fugare altri dubbi guadiamo insieme il video predisposto dal Ministero degli Interni:



Leggendo la guida predisposta dal Ministero degli Interni, che trovate in pdf nelle fonti a piè di pagina, possiamo tracciare le regole del gioco.

La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per la durata di cinque anni.
La durata di ciascuna Camera non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra (almeno così cita l'
art. 60 della Costituzione della Repubblica italiana).

Sia per l’elezione della Camere dei deputati che per quella del Senato della Repubblica l’elettore esprime il voto tracciando un solo segno (una X o un semplice tratto) sul solo contrassegno della lista prescelta.
Non è possibile manifestare “voto di preferenza”; la lista di candidati è, infatti, “bloccata”, cioè i nominativi sono presentati in un ordine prestabilito al mo-mento del deposito della lista stessa.
E’ importante sottolineare che, anche nel caso di liste collegate in coalizione, il segno va sempre posto sul solo contrassegno della lista che si vuole votare e non sull’intera coalizione.
Eventuali “sconfinamenti” su contrassegni limitrofi non sono un problema. La legge prevede infatti che, se il segno dovesse invadere altri simboli, il voto “si intende riferito al contrassegno su cui insiste la parte prevalente del segno stesso”. Il voto, dunque, è valido. In questo modo la volontà dell’elettore non è messa a rischio da eventuali errori materiali.
In Valle d’Aosta (Camera dei deputati) e in Trentino-Alto Adige (Camera dei deputati e Senato della Repubblica), l’elettore esprime il voto tracciando un segno sul contrassegno del candidato prescelto (le schede elettorali sono diverse rispetto a quelle riportate in seguito nel post).



Per la Camera dei Deputati si voterà con la scheda ROSA e potranno votare tutti gli elettori che hanno compiuto 18 anni d'età entro il primo giorno della votazione. Il numero dei deputati è di seicentotrenta (ad oggi), dodici dei quali eletti nella circoscrizione Estero. Ai fini dell’elezione della Camera dei deputati, il territorio nazionale è suddiviso in 26 circoscrizioni, oltre alla Valle d’Aosta, che costituisce circoscrizione a sé ed elegge un solo deputato a maggioranza dei voti. Salvo i dodici assegnati alla circoscrizione Estero, il numero di seggi spettante a ciascuna circoscrizione si ottiene dividendo la popolazione residente secondo i dati dell’ultimo censimento ufficiale per seicentodiciotto e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti (tutto chiaro, immagino - ndr).
Lo scrutinio avrà inizio lunedì 25 febbraio, a partire dal termine di voto dell'ultimo elettore nel seggio, non prima delle ore 15:00.

Invito ancora gli interessati a leggere a fondo la guida ministeriale alle pagine 19, 20 e 21, per avere il quadro completo di come si eleggono le camere e i rappresentanti indicati dagli elettori residenti all'estero)


Per il Senato della Repubblica si voterà con la scheda GIALLA e potranno votare tutti gli elettori che hanno compiuto 25 anni d'età entro il primo giorno della votazione. Il numero dei senatori elettivi è di trecentoquindici, sei dei quali eletti nella circoscrizione Estero. La carica di senatore a vita è, nella Repubblica Italiana, una carica cui accedono di diritto, salvo rinuncia, gli ex Presidenti della Repubblica, definiti senatori di diritto e a vita (art. 59, comma 1 della Costituzione). Inoltre, il Presidente della Repubblica può nominare cinque senatori a vita per aver "illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario" (art. 59, comma 2 della Costituzione). Attualmente i Senatori a Vita in carica sono 4: Giulio Andreotti, Carlo Azeglio Ciampi, Emilio Colombo e Mario Monti (quest'ultimo è stato mominato in sostituzione di Oscar Luigi Scalfaro, ex Presidente della Repubblica deceduto nel gennaio 2012 mentre non abbiamo ancora il successore di Rita Levi Montalcini, nominata per meriti in campo scientifico e sociale e deceduta nel dicembre 2012). Il Senato della Repubblica è eletto su base regionale. Nessuna regione può avere un numero di senatori inferiore a sette anche se il Molise ne ha due e la Valle d’Aosta uno. Salvo i sei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, i seggi sono ripartiti tra le regioni, in proporzione alla rispettiva popolazione quale risulta dall’ultimo censimento generale della popolazione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti. L’assegnazione del numero dei seggi alle singole circoscrizioni e alle singole regioni è effettuata con decreto del Presidente della Repubblica, emanato su proposta del Ministro dell’interno, contemporaneamente al decreto di convocazione dei comizi.
Lo scrutinio avrà inizio lunedì 25 febbraio, a partire dal termine di voto dell'ultimo elettore nel seggio, non prima delle ore 15:00.

In Lombardia, Lazio e Molise si voterà inoltre con la scheda di colore Verde per l’elezione del Presidente della Regione e per il rinnovo del Consiglio Regionale; potranno votare tutti gli elettori che hanno compiuto 18 anni d'età entro il primo giorno della votazione. I seggi di Consigliere regionale sono così ripartiti fra le circoscrizioni elettorali delle 12 province lombarde:
Bergamo: 9 - Brescia: 10 - Como: 5 - Cremona: 3 - Lecco: 3 - Lodi: 2 - Mantova: 3 - Milano: 25 - Monza e Brianza: 7 - Pavia: 4 - Sondrio: 1 - Varese: 7

Alle liste collegate al presidente della Regione eletto sono assegnati (cosiddetto "premio di maggioranza") dei 79 seggi totali:
• almeno 44 seggi (cioè il 55 per cento dei seggi consiliari), se il presidente ha ottenuto meno del 40 per cento dei voti validi;
• almeno 48 seggi (cioè il 60 per cento dei seggi consiliari), se il presidente ha ottenuto il 40 per cento o più dei voti validi.
Per garantire la rappresentanza in Consiglio regionale di tutti i territori provinciali, in ogni circoscrizione elettorale deve essere attribuito almeno un seggio.

Ciascun elettore potrà a sua scelta adottare una delle 4 diverse modalità di voto:

1) votare solo per un candidato alla carica di presidente della Regione, tracciando un segno sul suo nome e/o, solo nel Lazio e nel Molise, sul simbolo della lista regionale. In questo caso il voto è valido solo per l’elezione del presidente e non si estende a nessuna lista provinciale.


2) votare per un candidato alla carica di presidente della Regione e per una delle liste provinciali ad esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste. In tal caso l’elettore potrà esprimere una preferenza per un candidato a consigliere regionale della lista provinciale votata, scrivendone il cognome oppure il nome e cognome, in caso di omonimia, nell’apposito spazio;

3) votare per un candidato alla carica di presidente della Regione e per una delle altre liste provinciali a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste (cosiddetto 'voto disgiunto'). Anche in tal caso potrà esprimere una preferenza per un candidato a consigliere regionale della lista provinciale votata scrivendone il cognome oppure il nome e cognome, in caso di omonimia, nell’apposito spazio.

4) votare a favore solo di una lista provinciale; in tale caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente della Regione a essa collegato (voto "in cascata").

Riassumento in breve le modalità:
- se voto solo il presidente, il voto non va alla lista che lo sostiene
- se voto la lista, il presidente collegato alla lista che lo sostiene prende anch'esso il voto - votando la lista vale la pena di esprimere la preferenza scrivendo il nome (uno solo) del candidato consigliere espresso dalla lista che si è votato
- posso votare un presidente (croce sul nome del presidente) e un consigliere di una lista che non appoggia il presidente votato, ma un altro (ed anche qui vale la pena di esprimere la preferenza per il consigliere della lista "disgiunta" votata.

Cosa meglio di un video ufficiale della Regione Lombardia per togliere ogni dubbio?


DIVENTA PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE CHI OTTIENE IL MAGGIOR NUMERO DI VOTI.  Lo scrutinio avrà inizio martedì 26 febbraio, a partire dalle ore 14.

IMPORTANTE!
- se si sbaglia a votare e ci si accorge di ciò in cabina elettorale, l'elettore ha il diritto di far annullare la scheda con il voto errato e chiedere al presidente di seggio una nuova scheda di voto;
- l'elettore che vuole seguire le operazioni di scutinio ha il diritto di rimanere oltre l'orario di voto nel solo seggio nel quale ha votato, sempre mantenendo decoro e atteggiamento consono al luogo, evitando di disturbare le operazioni di scutinio e i rappresentanti di lista precedentemente accreditati al seggio (proprio perché non è detto che siano elettori dello stesso seggio di cui seguiranno le operazioni di scrutinio)
- tutte le modalità di voto non contemplate sopra, in relazione logicamente al tipo di scheda votata, originano un voto non valido!


... e chi si deve spostare per tornare a casa a votare?
Non dovrà mica pagare tutto il viaggio di tasca sua?
Certo che no, tutti noi contribuiremo a farlo rientrare al suo seggio "natio" per esprimere il voto (peraltro non controllabile nella sua effettività - per me scheda bianca significa non votare - e sicuramente più economico se espresso nella località sede di lavoro - penso ad un seggio apposito per residenti in altri comuni distanti più di 100 Km, ad esempio).
Su quali agevolazioni a carico della comunità potranno contare i "trasfertisti" del voto? Cito dalla guida del Ministero:

"Gli elettori che devono spostarsi nel proprio comune di iscrizione elettorale per votare alle politiche e regionali del 24 e 25 febbraio possono contare su una serie di agevolazioni di viaggio.

Trenitalia spa applica riduzioni sul biglietto fino al 70% per gli elettori residenti sia in Italia che all'estero.
 

Compagnia Italiana di Navigazione e Compagnia delle Isole applicheranno, nell’ambito del territorio nazionale, agevolazioni per gli elettori residenti in Italia e per quelli provenienti dall’estero. Per questi la tariffa ordinaria sarà ridotta del 60%.

Per quanto riguarda i viaggi autostradali, il pedaggio sarà gratuito su tutta la rete nazionale per i soli elettori residenti all'estero. 

Chi si muove in aereo potrà godere di un'agevolazione per i voli effettuati sul territorio nazionale dal 17 febbraio al 4 marzo 2013, esclusivamente in occasione delle elezioni politiche e regionali. Rimborso del biglietto fino a 40 euro a elettore per andata e ritorno. Aderiscono Alitalia e Blue Panorama.

Informazioni dettagliate nelle circolari n. 15 e n. 20/2013 della direzione centrale dei Servizi elettorali, comprese quelle sulle agevolazioni per alcune categorie di elettori residenti all'estero."


Ma mi chiedo io, se ci fosse l'anagrafe on line degli iscritti al voto di ogni Comune (soggetta ad accesso protetto ed esclusivo dei servizi elettorali) basterebbe un pc collegato in rete per accreditare al voto una persona residente a Milano che si trova a lavorare in pianta stabile a Marsala, senza obbligarlo a farsi il viaggio di andata e ritorno per esercitare un suo sacrosanto diritto; ma io non sono un politico e non ho la cultura tale per dire che questo sarebbe un metodo che farebbe risparmiare soldi a tutti, magari utilizzandoli per altri scopi più di immediata necessità (ad esempio, intercity Marsala - Milano A/R prezzo medio 140 euro quindi circa 100 euro a carico della comunità, essendo le Ferrovie dello Stato una S.p.A. a partecipazione statale totale, per ogni elettore che si deve spostare... e in quanti si spostano? Ho cercato in rete questo dato ma non sono riuscito a trovarlo... immaginiamo che siano solo diecimila persone... accidenti, dal calcolo mi risulta 1'000'000 di euro, ma starò sicuramente sbagliando).

Invito tutti a farmi presente ogni errore e/o omissione trovata leggendo il post, così che io possa rimediare presto e bene prima del voto.
Ciò detto, buon voto a tutti!
GAGiuliani



FONTI
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Ministero degli Interni
Ministero degli Interni elezioni regionali
Guida alle elezioni redatta dal Ministero degli Interni (in pdf)
Regione Lombardia
wikipedia


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