lunedì 13 febbraio 2012

L'arte del saper sognare: gli Onironauti. Il contributo di Alessio Magnolia.

... da quando il giovane Alessio me ne ha parlato, vedo in una nuova ottica gli alunni che si lasciano trasportare con la mente lontano da quanto si discute a lezione.
A tutti sarà sicuramente capitato di assentarsi mentalmente, sognando ad occhi aperti... incantandosi.
Il volenteroso autore di questo articolo ha studiato il fenomeno e ne è venuta fuori una chiave di lettura insolita ed inaspettata.
Sembra infatti che esistano degli "Onironauti", in grado di veicolare e gestire il sogno a loro piacimento.
Se l'argomento ha destato il vostro interesse, leggete con attenzione l'articolo e troverete sicuramente domande da fare ad Alessio, che aspetta i vostri commenti.

di Alessio Magnolia
Sognare: essere catapultati in mondi tanto differenti quanto simili a quello in cui spendiamo la nostra vita quotidiana.
Ma il sogno è influenzato dalla vita quotidiana?
Sicuramente.
Se non lo fosse, se la mente non usasse come "fondamenta" ciò che vede o sente o percepisce nella vita reale, non potrebbe esserci alcun sogno.

Eppure, la più grande differenza tra il sogno (o esperienza onirica) e la realtà, sta nel fatto che, ... mentre nella realtà siamo noi i burattinai di noi stessi, nel sogno non lo siamo più.
Nel sogno non sappiamo perché stiamo compiendo una determinata azione.
Da quanto ci troviamo lì?
Come siamo arrivati fin lì?

Senza contare poi la mancanza della percezione del tempo.


Siamo come spettatori di un noi stessi che ormai non ci appartiene più, destinati ad osservare le gesta del burattino e a provare le sue stesse sensazioni, continuando a rimanere "dietro le quinte", sin quando il sogno non si dissolverà e noi ci ritroveremo nuovamente nel nostro comodo letto ricordando o no, l'esperienza onirica.




E se invece, nel sogno come nella vita reale, potessimo prender le "redini" di noi stessi, prendendo coscienza di chi siamo e cosa stiamo facendo in quel dato momento, dove andrebbe a finire la sottile linea di confine tra sogno e realtà?

Questa cosidetta ipotesi del "prendere coscienza di sè durante il sogno" viene detta Onironautica: viaggio all'interno del sogno.


Il termine "Onironautica" viene anche inteso come "Sogno Lucido".

Questi termini furono coniati da Frederik van Eeden, psichiatra e scrittore olandese, membro dei Tachtigers (o Movimento degli Ottanta) e redattore della rivista De Nieuwe Gids, il quale espone la possibilità che esista una consapevolezza del sogno, all'interno del sogno stesso.

L'Onironautica, di fatto, non esiste senza coloro che riescono in quest'impresa all'interno della propria mente.

Questi ultimi vengono chiamati Onironauti: esploratori del mondo dei sogni.


Come indurci al Sogno Lucido?

Ciò che mi prometto brevemente di esporre ora, riguardo all'argomento poc'anzi trattato potrà sembrar di facile trattazione pratica.
In realtà, per ottenere validi risultati occorre dotarsi di specifiche qualità.

Una di questa è sicuramente la fantasia; senza fantasia, il sognatore non potrebbe creare o modellare il proprio sogno.
Si richiede quindi una mente libera da ogni pensiero prima dell'esperienza del Sogno Lucido.

Le tecniche per l'induzione al Sogno Lucido sono generalmente tre:

1) MILD: la tecnica più semplice. Basti coricarsi con l'intenzione di riconoscere un Sogno Lucido;

2) WILD: tecnica da praticare prima del sonno. Essa entra in azione rilassando il corpo, ma mantenendo lucida la mente. Dopo vari "atri", si entra nel sonno vero e proprio, in cui la mente si mantiene sempre lucida, così da essere indotti ad un Sogno Lucido;
3) WBTB: la tecnica più efficace. Consiste nel destarsi dal sonno dopo 5/6 ore, concentrandosi sull'argomento specifico dei Sogni Lucidi (leggendo un articolo, come questo, o un libro che tratti dell'argomento). Dopo di ché, bisognerà utilizzare la tecnica del MILD.


Un Sogno Lucido può anche non venir indotto prima ancora di sognare.
Il sognatore può benissimo capire di star sognando attraverso dei "test di realtà": questi test aiuteranno il sognatore a riconoscere sogno da realtà.

Ci sono parecchi test di realtà su cui basarsi, ma molti di meno quelli su cui far affidamento.
Alcuni test della realtà abbastanza affidabili per un buon riconoscimento sono:

- saltare (nel sogno, un salto equivale allo spicco di un volo);
- cercare di spegnere o distruggere la fonte luminosa;

- guardarsi allo specchio (il riflesso nei sogni non appare, o appare deformato o sfocato);
- guardare l'ora (quasi mai si riesce a leggere l'ora in un sogno).

Se questi test verranno effettuati nelle ore di veglia, ci si sentirà indotti a ripeterli nel sogno, avendo la prova tangibile dello "stare sognando".

Costruire il proprio sogno: questo ormai rimane!
Rimane anche il fatto che un Sogno Lucido non è solo un'esperienza divertente e di svago, ma un'esperienza per conoscere a fondo noi stessi e le nostre potenzialità.


Io ora chiedo a te, caro lettore:

e se tutto ciò che hai letto fino ad ora fosse stato solamente un sogno?


Vorrei segnalarvi un film che ho visto su youtube (nel caso non lo aveste già visto, si tratta di "Waking Life", incentrato sul senso della vita e dei suoi aspetti, nel quale l'ambiente del film è un proprio un sogno!) che espone brevemente l'argomento appena trattato: http://www.youtube.com/watch?v=Kiap99TZb4E&feature=related (prestate particolare attenzione al minuto 45:44)

"Chi insegnerà agli uomini a volare avrà spostato tutte le pietre di confine" [F. W. Nietzsche]


Alessio Magnolia



Adesso, sotto con i commenti e le domande.
Buono studio
GAGiuliani

FONTI
_______________________
http://mcnab75.livejournal.com/200009.html
http://www.scienzenoetiche.it/onironautica.htm
http://www.youtube.com/watch?v=Kiap99TZb4E&feature=related
http://it.wikipedia.org/wiki/Frederik_van_Eeden

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh non c'è dubbio che l'articolo desta l'interesse di tutti... Chi non si è mai fatto domande sui sogni?
A me non è mai capitato che in sogno mi rendessi conto di essere in un sogno, anzi sono pochissime le volte in cui ho avuto anche solo la possibilità di poter scegliere di fare qualcosa; non c'è dubbio che trovare un modo per pilotare veramente un mio sogno non mi dispiacerebbe affatto.
Una cosa però volevo chiedere ad Alessio: io sapevo che noi sogniamo nella fase del sonno definita con il nome di REM; sapevo anche che i sogni inoltre sono governati da meccanismi mentali diversi da quelli del pensiero. Com'è fattibile allora potersi comandare o addirittura poter pensare in un sogno?
E' possibile che un sogno lucido comprometta lo status di riposo del cervello?

GianAchille Giuliani ha detto...

adesso son curioso di leggere la risposta di Alessio...

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