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e mi ha permesso di pubblicare il testo della sua mail, confidando di poter essere in qualche modo d’aiuto ad altri che come lei non stanno passando un bel momento.
di Paola C.
Buongiorno profe,
Ho riflettuto molto sabato sera su come sta andando questo periodo. E ieri mattina ho avuto la possibilità di partecipare al dibattito "Cosa ti manca per essere felice", ci ho pensato e ho cercato di darmi una risposta che probabilmente ho trovato. A parlare era questa donna, Simona, che è nata senza braccia e ci ha spiegato varie parti della sua vita, delle sue passioni e dei sogni che ha potuto realizzare anche senza braccia. Io purtroppo senza caviglia non posso giocare ma sono pronta a trovare la mia nuova strada anche se vedo tutto nero in questo periodo. A volte mi capita di pensare "perché proprio tutte a me?", mi capita di fermarmi a dire "no basta io mollo" ma poi penso al motivo per cui lotto e cerco di stare in piedi ad un passo dal cadere e due dall'obiettivo. La mia risposta alla domanda "cosa ti manca per essere felice" è che non mi manca nulla, la felicità ce l'ho sempre dentro, forse un po' nascosta, ma c'è. Solo che noi esseri umani siamo fatti un po' così vogliamo sempre di più e non diamo importanza a ciò che abbiamo e lo riconosco lo sto facendo anche io: mi piango addosso perché non posso giocare a pallavolo anche se potrei fare altre mille cose ed è sbagliato ma ci lavorerò. Ho fissato la data della nuova partita: 15 gennaio 2017, Trentino-Modena. Felicissima di guardare e sostenere questi meravigliosi ragazzi. Vorrei un giorno potergli raccontare la mia storia per sentirli più vicino di quanto già siano. Io ci spero ancora nel tornare a giocare perché si sa "la speranza è l'ultima a morire".
Speriamo bene.
Grazie per l'ascolto.
Chi ha qualcosa da aggiungere o da chiedere a Paola, si senta libero di commentare.
Buono studio
GAGiuliani
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